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Flora e Fauna

Flora

Dalla quota minima di 390m sopra il livello del mare a quella massima di 3539m del parco dell’Adamello corrono più di 3000 metri: tale differenza dà luogo a notevoli variazioni climatiche che, grazie anche ai differenti substrati rocciosi, determinano una grande varietà nella copertura vegetale.

Nel settore meridionale la vegetazione assume aspetti lussureggianti e la flora diventa molto ricca. Dal fondovalle fino verso i 1000 metri d’altitudine si distende un’ampia orlatura di castagneti, da Breno fino a Incudine, qua e là interrotta da seminativi, prati e più spesso da boschi decidui misti di ontano, acero, nocciolo, carpino, frassino, orniello, pioppo tremulo, betulla, salice e, nei luoghi più esposti, anche di quercia rovere e di cerro, accompagnati da ciliegio selvatico, sambuco nero, biancospino ecc. Oltre i 1000 metri si alternano ai boschi di latifoglie, le conifere, aghiformi e resinose, che trovano qui il loro habitat migliore; soprattutto fitte ed estese sono le peccéte (abeti rossi), meno diffuse le abetine, che più in alto lasciano il passo a luminosi boschi di larice; raro è il pino cembro. Il sottobosco è ricco di mirtilli neri e rossi.

Il limite superiore del bosco si aggira intorno ai 1900 metri, ma alcuni alberi isolati raggiungono anche i 2350 metri. Successivamente si estende la fascia degli arbusti nani e contorti, quasi prostrati al suolo, in prevalenza di ontano alpino, meno di pino montano con la larga presenza di rododendro ferrugineo e di ginepro. Si prelude ormai, verso i 2300 metri ai pascoli più propriamente alpini, ricchi di genzianelle, di pulsatille, sassifraghe, soldanelle e stelle alpine. Fino al limite delle nevi perenni resistono la carice ricurva in formazioni sempre più chiuse e frammentate dalle pietraie e dai detriti, che lasciano spazio solo al alcuni minuscoli saliceti. Appaiono muschi e licheni, che continuano nella fascia del deserto nivale, dove sono presenti il crisantemo alpino, il ranuncolo dei ghiacciai, e ancora alcune androsacee e sassifraghe.

In aree circoscritte del parco sono rimaste specie rare ed endemiche di particolare valore botanico.

Fauna

Nella zona coperta da castagneti e da latifoglie sono presenti uccelli quali l’allocco, la civetta comune, il gufo, la beccaccia, il cuculo, il colombo e molti passeriformi. L’astore e lo sparviero, pur presenti, sono rari. Anche la poiana è presente, può nidificare in questo ambiente, ma si alimenta di preferenza altrove.

Nel fitto bosco di abeti rossi vivono i tordi bottacci, le cince, i minuscoli regoli, rampichini alpestri e il gallo cedrone. Nello spazio che gli ultimi larici lasciano ai cespugli e ai pascoli vivono il gallo forcello, il merlo dal collare e l’organetto. Più in alto vivono la bigiarella, la passera scopaiola, lo stiaccino, il merlo acquaiolo, l’elegante ballerina gialla e sopra, la poiana si fa sorreggere da correnti ascensionali, mentre il gheppio esplora il terreno da breve altezza.

Oltre i cespuglietti, tra le macchie rosse dei rododendri, le sassaie e i massi incrostati di licheni vivono la coturnice, il codirosso spazzacamino, il codirossone, lo spioncello e il corvo imperiale. Dove l’ultima rada erbetta s’infiltra nelle pietraie e nei canaloni, si trova la pernice bianca; sulle pareti rocciose a strapiombo si trovano il sordone, il picchio muraiolo, il fringuello alpino. Attorno alle cime più alte il gracchio alpino dalle zampe rosse sfiora le guglie e precipita al pascolo quando appare la scura aquila reale. Nel Parco dell’Adamello è presente tutta la fauna alpina ad eccezione dell’orso segnalati solo sul versante trentino in Val di Genova e nel gruppo del Brenta. Sono assai diffusi il capriolo e il cervo nei boschi di latifoglie misti a radure che ricordano Vezza d’Oglio, Edolo, Sonico e Saviore. Il camoscio vive oltre i limiti della vegetazione arborea in pochi branchi, comunque in aumento. Grazie alla recente reintroduzione è ora presente nel Parco anche lo stambecco

Nel territorio del parco vivono altri mammiferi: la lepre alpina, la marmotta, la donnola, l’ermellino, la volpe, la faìna, lo scoiattolo, il ghiro, il riccio, il toporagno alpino, e l’arvicola delle nevi. Sono più rari la martora, la puzzola, il tasso. La realizzazione del Parco non può che accrescere la consistenza della fauna. Nei fiumi e torrenti, nei numerosi laghetti montani o alpini tra i pesci sono segnalati: la trota, il salmerino, lo scazzone, la sanguinerola. Negli ambienti umidi sono presenti il tritone, la salamandra nera e quella pezzata, il rospo e la rana rossa di montagna, che si spinge ad altitudini vicine ai 3000 metri. Tra i rettili numerose la specie presenti, tra cui la vipera comune, il ramarro, l’orbettino, il colubro liscio.