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Le Incisioni Rupestri

Ci sono due aspetti che rendono la Valle Camonica un esempio unico fra tutte le valli alpine: la eccezionale ricchezza del suo patrimonio artistico e la possibilità di percorrere attraverso le testimonianze ancora disponibili un tratto di storia lungo 10.000 anni. Fra le molte proposte per conoscere la Vallecamonica, uno spazio specifico deve pertanto essere riservato ai Musei, di cui presentiamo una sintetica scheda informativa dedicata anche a quelli “a cielo aperto” con il loro incredibile archivio di informazioni sull’avventura dell’uomo preistorico europeo.

Boario Terme

Parco di Luine con importanti concentrazioni di arte rupestre preistorica (233 superfici istoriate con circa 10.000 figure che coprono 8000 anni di storia), resti di capanna di età neolitica e del bronzo.

Cividate Camuno

Museo Archeologico accoglie buona parte di quanto “Civitas Camunorum” ha dato nei secoli scorsi e in età recente: fibule d’argento, una coppa di tipo aretino a decorazione vegetale, vasi in ceramica, un piccolo sarcofago in pietra, due piedi di bronzo, due mosaici pavimentali, mense votive e iscrizioni sacre; dell’antica città sono note varie strade, due necropoli, un sacello sul colle S.Stefano, un impianto termale, molte case private e – da rilevare per la sua rarità in zona alpina – il teatro.

Breno

Il castello : importanti scoperte che gettano luce sulla preistoria della Lombardia alpina oltre che della Vallecamonica, sono state fatte sulla collina del castello di Breno. Durante gli scavi è stato individuato sulla cima della collina un insediamento di età preistorica, più antico di quello scoperto durante le precedenti ricerche e risalente all’età del bronzo (circa 1600-1800 a.C.). Il nuovo insediamento è di età neolitica e può collocarsi realisticamente nel periodo tra il 4000 e il 3400 a.C.; si tratta del più antico abitato della Vallecamonica e delle Alpi lombarde oltre a gran parte delle Alpi Centrali.

Museo Civico Camuno e Pinacoteca di Breno, meglio conosciuto col nome del suo fondatore don Romolo Putelli, originariamente tutto il materiale era distribuito in sette sale, alcune delle quali, alquanto anguste, ammucchiavano gli oggetti più che esporli. Il materiale che si può ammirare: quadri, disegni, acqueforti e stampe di pregevole fattura di epoche diverse, incunabuli, pergamene, manoscritti di rilevante interesse storico, monete, lapidi romane e medioevali frammiste ad utensili preistorici ed oggetti in legno. Su tutto il famoso stemma della Vallecamonica scolpito in pietra del XII secolo. Tra le pitture, bellissimi quadri dei più grandi artisti bresciani e di terre vicine quali il Moretto, il Romanino, il Gambara, Giampietro da Cemmo, Tiziano e Tintoretto. Il museo venne inaugurato nel 1923 e la stampa locale dell’epoca dette rilievo all’avvenimento, che fu ripreso nel 1924 dalla rivista Touring.

Ceto

Riserva regionale Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo, Paspardo e Museo didattico della Riserva : paese medioevale conserva oltre all’antico borgo, un castelliere preistorico ed una vasta area di arte rupestre con numerose rocce istoriate, realizzate soprattutto nell’epoca dei primi agricoltori ed allevatori, nel V millennio a.C., e nell’età del Bronzo-Ferro. All’interno del Parco è stato ritrovato un riparo preistorico, i cui reperti sono presentati nel piccolo Museo didattico, allestito a Nadro, introduttivo alla vista al Parco.

Capo di Ponte

Centro Camuno di Studi Preistorici, sede dell’Istituto che si occupa principalmente dello studio dell’Arte Rupestre in Valle Camonica. È visitabile la collezione dei principali reperti ritrovati durante le numerose missioni che il Centro ha compiuto in Italia ed all’estero, la biblioteca specializzata e l’archivio centrale dell’Arte Rupestre Preistorica, le edizioni del Centro ed i laboratori di studio.

Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri, località Naquane, comprende circa 100 superfici istoriate di notevole interesse. I Massi di Cemmo: composizioni monumentali della fase Calcolitica. Archeodromo, è stato ricostruito (sulla base di un attento studio delle pitture rupestri) un villaggio tipico del IV° Millennio a.C. La visita permette di osservare lo stile di vita dei Camuni primitivi.

Vione

Museo Etnografico “‘L ZUF” (il giogo): Il museo è il tentativo di ricomporre l’immagine di una cultura contadina anche attraverso la memoria linguistica, una memoria di quell’insostituibile sapere che sta dietro ad ogni parola. È un museo da vedere, realizzato con amore da un gruppo di appasionati; un patrimonio salvato dall’indifferenza e dall’incuria; monito alle giovani generazioni che stentano ad immaginare e a ricostruire la vita quotidiana dei loro avi.

Temù

Museo della Guerra Bianca in Adamello nasce ad opera di alcuni volenterosi. È costituito da tre sale di esposizione nelle quali è stata costruita una trincea con manichini in divisa dell’epoca; vi sono esposte fotografie originali della guerra 1915/18, nonchè cimeli (armi, munizioni e oggetti vari) recuperabili di anno in anno, durante i mesi estivi, quando i ghiacciai si ritirano.

(Immagine da Wikipedia: Scena di caccia al cervo – Seradina R 12 – Capo di Ponte (Foto di Luca Giarelli).